Regia di Bert I. Gordon vedi scheda film
Horror satanista interpretato da un insolito Orson Welles e valorizzato da una bella colonna sonora...
Lorie (Pamela Franklin) in passato ha avuto una traumatica esperienza: un parto mal finito, con il bambino nato morto. Su consiglio del marito Frank, decide di trasferirsi nel paese di Lilith per lavoro. Fin da subito, però, è circondata da fatti inquietanti, ad esempio è testimone di un incidente stradale, vittima una giovane donna che sembrava fuggire da Lilith. L'incontro con Mr. Cato (Orson Welles) si dimostra chiarificatore: lei e il marito sono stati convocati perché senza figli (misteriosamente esclusi dal paese) e per collaborare alla messa in atto di rituali magici, ispirati ad un antico grimorio che tratta di streghe, magia nera e demoni. La presenza spettrale di un bambino aleggia sinistra mentre, durante la permanenza nel macabro luogo, Lorie ricorda di essere stata (forse) artefice di una resurrezione. Probabilmente si trova a Lilith per ragioni superiori (o inferiori a seconda del punto di vista), che sfuggono -come sogni al risveglio- alla sua comprensione, celandosi dietro un velo di oscura premozione...
"Noi, appartenenti a questa sacra congrega, grazie a Satana diventeremo immortali...
Noi, appartenenti a questa sacra congrega, vi accogliamo ora e sempre tra di noi.
Dopo questa notte, dovrai ricordarti sempre queste sacre parole: oh, grande Lucifero, tu sei il mio maestro e il mio principe.
Tu, e solo tu, sei il mio Dio!"
(Citazione dal film)
Necromancy (titolo originale e più pertinente) è circolato in Italia con diversi nomi, tipo Il potere di Satana, Le streghe della Luna nera e Magia nera. Si tratta di una singolare opera frutto del prolifico Bert I. Gordon, regista più famoso per la direzione di divertenti film di fantascienza con mostri preistorici, o devianti mutazioni genetiche dagli imprevedibili effetti sugli insetti (ad esempio L'impero delle termiti giganti). Marginalmente ha toccato anche l'horror senza mai imprimere al girato un suo personale taglio stilistico, anzi spesso rasentando livelli di allarmante pressapochismo (La bambola di pezza). Però qui, rarità che conferma la regola, di certo fortificato dalla presenza del celebre Orson Welles -nei panni di satanico e deviato sacerdote alla ricerca della formula per accedere alla sapienza della necromanzia- riesce a tirare una bella zampata e realizza una pellicola tutta di atmosfera -sottesa e sinistra- che ha la potenza di evocare spettrali suggestioni, squarci infernali quando non nere (anzi nerissime) ripercussioni (la bara con scambio di corpi). La cerimonia satanica, operata su un colle nel tramonto, alla flebile luce di un Sole spento e sulla via dell'abisso, con le figure controluce e contornate da alberi spogli, rappresenta uno dei momenti più alti di una pellicola che, pur presentando lacune in parte dovute ad una sceneggiatura troppo espansiva (streghe, demoni, spettri, maghi, messe nere e testi satanici) è dotato di un fascino particolare, sospinto e alimentato da una bellissima colonna sonora che, con il suo taglio romantico e altamente melodico, contribuisce a rendere unica la visione.
Mr. Cato, officiando l'ennesimo rito, così si espone:
"Alla rossastra luce del fuoco, un fremito di piacere pervade le vostre anime eterne, riunite sotto la mia guida. Le visioni che vedete dentro di voi sono nate dal desiderio di conoscere tutte le facce della realtà satanica, che ognuno di noi nasconde. E tutte queste visioni sono volute da Lui, il nostro Maestro, Principe delle Tenebre che sprigiona, dal suo essere supremo, le fiamme della sua forza. Cantiamo: osanna a te, o grande Lucifero, maestro e principe, tu e solo tu possiedi la forza. Senza di te la vita è senza morte... e la morte senza vita. Tu sei l'unico e vero Dio: osanna a te, grande Lucifero!"
Purtroppo il film è stato opzionato dalla Golem che, in fatto di edizioni Dvd, proprio non ne vuole azzeccare una: solitamente ad un discreto master video fa seguito una mediocre traccia audio; qui, che invece l'audio è chiaro e abbastanza potente, al contrario nuoce la qualità video che, a partire dal maldestro formato 4:3, prosegue con immagini scarsamente definite nelle scene buie e notturne. Ora, considerato che nella durata di 76 minuti saranno sì e no 20 quelli girati in pieno giorno, si capisce come la visione del film sia fortemente compromessa e questo per lo spettatore, talvolta -giusto o sbagliato che sia- va a discapito del giudizio finale sul film.
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