Regia di Carlo Ausino vedi scheda film
Il film di Ausino ,qui anche sceneggiatore e direttore della fotografia(che per un prodotto del genere è decisamente sopra la media) è un poliziottesco nei risultati ma che ambiva ad essere qualcosa di meno inflazionato per l'epoca.Il titolo era legato al genere che andava in auge in quel periodo ma non c'è alcun legame con gi altri film sempre incentrati sulla città di turno accostata all'aggettivo violenta.Contrariamente al trend del periodo ,questo film,girato in assoluta economia non punta tutto sull'efferata violenza,su sequenze mozzafiato di inseguimenti automobilistici(quelle che ci sono non sembrano così mirabolanti anche se ci sono belle inquadrature dal lato sinistro della ruota anteriore di una motocicletta)o sparatorie.E'fondato di più sui dialoghi e su un certo discorso sociopolitico che all'epoca era drasticamente attuale:quello della giustizia sommaria fai-da-te.Non è un film riuscito perchè pur condividendo la tesi(contro la giustizia sommaria) cinematograficamente ha carenze di ritmo ,i dialoghi non sono così elaborati e ci sono anche alcune palesi incongruenze.Però può essere una buona occasione per ammirare una città bella come Torino e le sue geometrie in alcuni scorci esterni.Hilton imita Bronson e il resto del cast non brilla di certo.All'epoca comunque incassò molto bene ma Ausino prima della distribuzione ne aveva già venduto i diritti per il doppio del costo di produzione.Il film incassò oltre venti volte quello che era costato.
la regia denuncia carenze di ritmo,il film si incarta spesso nei dialoghi
fa il verso a Bronson
nulla di particolare
insomma
ok
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