Regia di Sergio Spina vedi scheda film
Unico romanzo della letteratura latina pervenutoci per intero, Le metamorfosi di Lucio Apuleio (conosciuto anche come L'asino d'oro) narra delle peripezie di Lucio, giovanotto che per le arti di una maga e per un proprio errore si ritrova trasformato nelle sembianze di un asino, pur mantenendo animo e pensieri umani. La storia, che ha evidentemente influenzato anche il Pinocchio di Collodi, ha una chiara valenza religiosa e salvifica, poiché alla fine della vicenda il protagonista viene iniziato al culto di Iside e Osiride.
Niente di tutto questo nel film di Sergio Spina. «E fosse solo la racchiedine!» diceva Totò (della moglie) in Totò, Peppino e i fuorilegge: qui, infatti, non c'è proprio niente, tanto meno i significati religiosi del romanzo. Ma L'asino d'oro non contiene erotismo né vale come film comico ed anzi, da questo punto di vista, perde il confronto perfino con Satiricosissimo di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. I riferimenti all'attualità, infine, sono meno che penosi.
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