Regia di Michele Placido vedi scheda film
Innanzitutto dimenticatevi la “Banda della Magliana”: se v’interessano le vicende, reali e terribili, di quell’accolita di criminali leggetevi “Ragazzi di Malavita” di Bianconi o guardatevi “Blu Notte” di Lucarelli. “Romanzo Criminale” è un buon film poliziesco (anzi, “poliziottesco”) solo vagamente tratto da vicende reali. Michele Placido, partendo dal romanzo omonimo di De Cataldo, ha diretto un film ambizioso, complesso e abbastanza irrisolto, con l’evidente intenzione di raccontare un pezzo di storia d’Italia e denunciare i tanti scheletri nascosti nei suoi armadi. Il film risente in maniera abbastanza netta dell’influenza di maestri americani del genere, come Martin Scorsese, ed è ben realizzato ed indubbiamente godibile, grazie anche ad artifici un po’ ruffiani, come la bella colonna sonora che da’ respiro epico alle vicende dei protagonisti. Splendida la fotografia di Luca Bigazzi e notevolissimo cast, anche se non tutto all’altezza (STREPITOSI Favino e Rossi Stuart, francamente inguardabili la Mouglalis e Accorsi, perennemente sopra le righe). I punti davvero negativi del film sono la sceneggiatura piena di voragini e l’oggettiva difficoltà di dare un’unità coerente ad una storia troppo corale e complessa e, perciò, inevitabilmente, troppe vicende, troppi personaggi, restano come appesi ed irrisolti (figure come quelle del “Nero” interpretato da Scamarcio meritavano maggiore spazio, come del resto accadeva nel romanzo). In definitiva un discreto film, con luci e ombre, che si spera possa porsi come punto di partenza per la rinascita del genere poliziesco in Italia, per troppo tempo sottovalutato. Francamente del tutto gratuito, anche se abbastanza suggestivo, l'antefatto/epilogo con i protagonisti da ragazzini.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta