Regia di Michele Placido vedi scheda film
“Romanzo criminale”, di Michele Placido, è un inno al cinema italiano; un’opera che con quest’ultimo ci riconcilia; una prova corale che lascia interdetti per bravura e professionalità.
La storia della famigerata “banda della Magliana” è tratteggiata dal regista pugliese con maestria inopinata: le scelte registiche, i tempi, le modalità, rendono leggerissimi i 150’ di proiezione, che scandiscono 25 anni di storia del belpaese. L’alternarsi delle vicende dei criminali romani con le pagine di storia italiana sono un irresistibile commistione che ha una grande presa: visiva, ma soprattutto semantica. Nella fase di pre-produzione è l’operazione di “casting” ad essere assolutamente perfetta: si fa fatica a capire chi sia più bravo e “in ruolo” tra Scamarcio (il nero), Venditti (il bufalo), Rossi Stuart (il freddo), Favino (il libanese) e Santamaria (il dandi), Accorsi (Scialoja): una cornucopia di talenti per il cinema italiano, un festival della bravura che parla la nostra lingua.
La storia, scritta e romanzata dall’ottimo Giancarlo De Cataldo, è magistralmente messa in scena da un sempre più sorprendente Michele Placido; le vicende scorrono via fluide; la vista s’abbandona al giubilo per l’orgoglio di essere cinefilo ed italiano: una goduria seconda solo alla serata dal 9 luglio a Berlino.
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