Regia di Michele Placido vedi scheda film
Vicenda romanzata sui ragazzi della banda della Magliana che sfruttarono un vuoto di potere per divenire, nell'arco di pochi anni, una delle realtà più efferate e potenti della malavita italiana, scalzando dalla Capitale persino la mafia "tradizionale".
È un film furbo in cui Michele Placido gioca con lo spettatore e ne sfrutta le vulnerabilità al meglio. I delinquenti che piangono - troppo, in verità - in preda ad assurdi sensi di colpa, la colonna sonora pirotecnica e rodata, gli innesti documentaristici di quegli anni tanto impressi nell'immaginario comune, il volto bellissimo (e spesso vagamente inespressivo) di Kim Rossi Stuart, un montaggio discretamente serrato e accurato. Non manca nulla - forse c'è anche qualcosa di troppo (i minuti, sicuramente) - per farne un buon prodotto e infatti funziona e piace ma senza regalare nulla di particolarmente nuovo. Cast molto altisonante ma alla fine della conta con pochi veri talenti.
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