Regia di Carmine Gallone vedi scheda film
Nella Roma occupata dai nazisti, un tenore nasconde nella cantina della sua villa un soldato inglese. La donna del tenore, sua compagna anche a teatro in quegli stessi giorni nella rappresentazione della Tosca di Puccini, finisce involontariamente per svelare ai tedeschi l'esistenza del clandestino. I tedeschi si organizzano per arrestare il tenore al termine di una replica dello spettacolo, ma non sarà per nulla semplice.
Pur non essendo un film particolarmente noto all'interno del filone neorealista, questo Avanti a lui tremava tutta Roma – titolo preso da un verso della Tosca di Puccini – ha evidenti parentele col coevo, impegnato cinema nostrano e le attrattive nella trama e nel cast non mancano: a partire, naturalmente, dalla presenza di Anna Magnani nella parte della protagonista. Probabilmente le ragioni che hanno mantenuto sempre in secondo piano questa pellicola vanno ricercate nella vasta presenza delle musiche (tutta la storia è incentrata attorno a una rappresentazione della Tosca, per l'appunto) e nella regia un po' scolastica, 'vecchia maniera' se si vuole, di Carmine Gallone, che era d'altronde un noto melomane. Sue erano state ad esempio le regie di Manon Lescaut (1940), de Il sogno di Butterfly (su Madame Butterfly, 1939) e della biografia di Giuseppe Verdi intitolata Divine armonie (1938), per cui non sorprende affatto ritrovarlo dietro la macchina da presa in questo progetto incentrato sull'opera pucciniana. Gallone fa di più, scrive anche la sceneggiatura insieme a Gherardo Gherardi e Gaspare Cataldo, potendo contare tra gli interpreti principali anche sul tenore Gino Sinimberghi e sul baritono Tito Gobbi, nonché sulla soprano Elisabetta Barbato che doppia Anna Magnani nelle sequenze canore; altri attori: Ave Ninchi, Tino Scotti, Edda Albertini e Guido Notari. Rimane in definitiva la sensazione che, in mano a un altro regista, il lavoro sarebbe potuto diventare più appetibile per il pubblico più vasto. 4,5/10.
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