Regia di Robert Wise, Gunter Von Fritsch vedi scheda film
Sequel de Il bacio della pantera. La figlioletta di Oliver e Alice sta crescendo sognatrice e solitaria. Una vecchia attrice, che sembra Norma Desmond e abita la villa vicina, le racconta la leggenda del cavaliere senza testa di Sleepy Hollow e le regala un anello. La bambina, credendolo un anello magico (anche per suggestione del domestico giamaicano), esprime il desiderio di avere un’amica e inizia a vedere (il fantasma di?) Irina; ma il padre non le dà retta. Film narrativamente schematico, com’è ovvio per un B-movie della RKO, ma visivamente affascinante. Rispetto al primo, gli elementi soprannaturali sono ancora più vaghi; c’è però un clima di mistero che avvolge tutto, con domande che rimangono senza risposta (la donna che vive con la vecchia è sua figlia, come lei sostiene, o no?) e con un’ambiguità di fondo: come in certi racconti di Henry James, non è chiaro se il fantasma esista davvero o se sia il prodotto di una fertile immaginazione. Più che altro è la storia di un’infanzia triste che cerca faticosamente di capire i segreti del mondo; ma il finale è rasserenante.
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