Regia di Robert Wise, Gunter Von Fritsch vedi scheda film
Amy è una bimba solitaria, che passa il suo tempo in giardino con un'amica immaginaria. Ma non del tutto immaginaria: è lo spettro della prima moglie del padre, (la donna-pantera Irena de Il bacio della pantera di Jacques Tourneur), tornata dall'aldilà, richiamata e forse commossa dalla solitudine della piccola.
Nel frattempo, Amy conosce una anziana attrice che vive in una vecchia casa vittoriana in compagnia della figlia, che forse è un'altra donna-felino.
Considerato erroneamente un horror, il film è in realtà una ghost-story, chiaramente debitrice del gotico americano (e non a caso Amy vive nel New England, nei dintorni di Sleepy Hollow).
Come ci si può attendere da una produzione RKO, anche questa è girata con gusto dal quasi esordiente Wise e fotografata anche meglio da Nicholas Musuraca.
Interessante, per l'epoca, l'attenzione al mondo psicologico dell'infanzia e al tema dei rapporti familiari, specie in un prodotto dichiaratamente "B".
Meno intrigante del predecessore, è comunque una curiosità da conoscere.
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