Regia di Robert Wise, Gunter Von Fritsch vedi scheda film
Pretestuosissimo sequel del classico di Tourner (Irina torna come spettro protettore, ma non c’è traccia di uomini-gatto) si rivela piuttosto una ricognizione dei mondi fantastici prodotti dall’infanzia. Purtroppo la sceneggiatura non ha un verso (che c’entra la vecchia attrice con la figlia psicotica?), e si salvano solo alcune soluzioni visive decisamente eleganti e suggestive: le luci cangianti nel giardino e il piano sequenza in camera della bimba che fa sparire Irina (Wise alla regia?). Attenzione alla versione televisiva che rischia di far demordere l’incauto spettatore prima della pur vicinissima fine: il colore si può sopprimere col telecomando, ma l’agghiacciante doppiaggio italiano va subito.
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