Regia di Eriprando Visconti vedi scheda film
A brevissima distanza - pochi mesi - dall'uscita di La orca, Visconti torna sui suoi passi utilizzando lo stesso cast (interpreti e tecnico) e gli stessi toni 'leggeri' per mettere in scena un sequel. Questa volta c'è meno ideologia e più psicologia e quindi meno attualità e più analisi di un contesto famigliare problematico: ma la maniera grossolana in cui personaggi e situazioni vengono narrati non è poi tanto differente; tornano così Gabriele Ferzetti, Rena Niehaus, Carmen Scarpitta, Michele Placido (seppure solo qua e là per qualche flashback, poichè era morto alla fine del precedente film) e la coppia in sceneggiatura rimane sempre quella formata da Roberto Gandus ed Eriprando Visconti (e anche il montaggio, Franco Arcalli, e la fotografia, Blasco Giurato, sono affidati ai medesimi collaboratori de La orca). L'idea di fondo, insomma, è che si sia cercato di bissare il discreto successo del precedente film nei tempi più rapidi e senza organizzare il nuovo lavoro in maniera troppo approfondita; in effetti Oedipus orca non sembra avere molto di originale da offrire e lo spaccato drammatico che viene raccontato ha più morbosità che mordente, più interesse a stupire (con scene di sesso piuttosto esplicito, ad esempio) che a riflettere o fare riflettere lo spettatore. L'idea infine (quella centrale del film) che una ragazza, per sapere se un uomo è il suo vero padre, decida di andare a letto con lui, è di certo curiosa, ma pare destinata a suscitare prurito prima ancora che interesse o tensione. 4/10.
Alice è reduce da un rapimento sventato dalla polizia con l'omicidio del suo sequestratore. Traumatizzata, si chiede perchè il padre non abbia voluto pagare il riscatto per lei; comincia inoltre a frequentare un amico di famiglia più grande di lei, per scoprire se è lui il suo vero padre.
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