Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film
Che un amore estremo e viscerale verso le armi da fuoco non possa che terminare in tragedia lo possiamo ben intuire da soli, e allora a che serve questo film? Purtroppo a poco. S’annuncia come un’opera curiosa e stuzzicante, a giudicare dai primi minuti, ma ha una tenuta scarsa: quando scade nel barocco, la sceneggiatura s’incarta, il film è perduto e il finale che non si vorrebbe mai vedere è servito! Utile però come dimostrazione della valenza psicologica (fallica, compensatoria) di un’arma.
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