Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film
Da una sceneggiatura del discusso Lars Von Trier, l'allievo dogmatico Thomas Vinterberg ("Festen", 1998) realizza un film (forse volutamente) sconcertante, i cui personaggi si muovono negli spazi mentali di una cittadina che rinnovella la Dogville del film trieriano del 2003. Che dire? Boh! Può piacere o no, come tutti i film con l'imprinting del fu Dogma 95. A me non è piaciuto: "Dear Wendy" contiene troppi infantilismi e al tempo stesso troppe piacionerie per convincere tutti. Sono film come questo che offrono il destro a chi, come Paolo Mereghetti, sostengono che Lars Von Trier sia uno dei più grandi friggitori d'aria degli ultimi decenni. (7 maggio 2008)
L'adolescente orfano Dick, commesso di drogheria e pacifista per natura, acquista per caso una pistola. Dato che un collega possiede una pistola, residuato della seconda guerra mondiale, i due fondano un club di pacifisti appassionati di armi da fuoco. Nel pericoloso gioco, che li fa sentire più sicuri di sé, coinvolgono tutti i loro amici, ma, si sa, nei film come nella realtà, le pistole devono sparare. E sarà far west.
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