Regia di Silvano Agosti vedi scheda film
Un evidente tentativo politico di denunciare il sistema dogmatico religioso, tracciato qui come origine di tutti i mali. Cinema di sinistra, purtroppo anche sinistro e noiosamente di parte. E presuntuosamente chiuso su posizioni anticlericali. A prescindere.
Una delegazione di rappresentanti appartenenti a diversi ceti sociali è attesa in Vaticano, per rendere omaggio con varii doni al Papa in persona. Giunto alla méta, il gruppo entra in un ampio e lussuoso ascensore che inizia a salire... senza sosta. Oltre il trecentesimo piano, inizia a serpeggiare l'angoscia. Un guasto? Perché nessuno interviene in loro soccorso? La radio vaticana diffonde una musica angelica, interrotta saltuariamente con parabole e preghiere, ma presto lo stato di asfissiante prigionia libera il lato peggiore dei devoti, ormai scatenati in atti libidinosi e/o di feroce accanimento l'uno contro l'altro.
"La vicenda narrata in questo film è immaginaria. I personaggi che la vivono, purtroppo no." (Criptica didascalia, posta prima dei titoli di apertura)
Singolare cineasta questo Silvano Agosti, a suo tempo "compagno" di studi al CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia) di Bellocchio e della Cavani. Non a caso estimatore di Sergéj Ejzenštejn, dopo essersi aggiudicato una borsa di studio si reca a Mosca, all'istituto statale di cinema russo, per approfondire la tecnica del Maestro. Anche al più digiuno di questioni politiche appare evidente la chiara tendenza del regista, che in questo allucinato Nel più alto dei cieli viene esplicitata -senza filtri- sin dalle prime sequenze. "Anche mia madre, che ha ottantacinque anni, ha votato comunista", sussurra un passante con sullo sfondo la cupola di San Pietro. Facendo riferimento all'antica Roma e al Colosseo (e ai leoni che sventravano i gladiatori perdenti) Agosti sembra volere insinuare, lentamente, il destino cui andranno incontro i delegati. Il fanatismo religioso esplode in atteggiamenti reazionari e intransigenti da parte di una suora mentre il sindacalista (martire di sinistra) sarà il primo a rendere l'anima a Dio. Girato in maniera davvero minimalista, con restrizione di spazio e tempo (quasi tutto in ascensore), Nel più alto dei cieli talvolta rasenta la blasfemia: con il sottofondo (da lavaggio del cervello) di veloci spot religiosi (e finanche fascistoidi) e un disturbante risvolto pedofilo (il prete che abusa di una ragazzina), Agosti ci propone anche un ecclesiasta marxista, che invece di leggere la Bibbia, sfoglia Il capitale.
Indiscutibilmente brutto, girato male e interpretato in maniera mediocre (la migliore interprete è forse Francesca Romana Coluzzi) il film non nasconde la sua parziale e pericolosa deriva partitica, arrivando ad assumere l'aspetto di un lavoro prevenuto e pieno di pregiudizi contro la morale cattolica. Il finale confuso e irrisolto -sommato a una seconda parte quasi pasoliniana (che ricorda in parte i gironi di Salò)- contribuisce a confinare Nel più alto dei cieli nel nutrito catalogo dei film "comunisti". Il ché non è certo un difetto, tutt'altro, se oltre al più comodo ed elementare taglio di denuncia fosse stato maggiormente curato il racconto e -soprattutto- fosse stato meglio girato. Film dunque di difficile fruizione, per quanto sin qui scritto.
Le leggi del Nuovo Ordine Mondiale
Mentre all'interno dell'ascensore si consuma la tragedia, i diffusori audio trasmettono una musica, interrotta con ciclica cadenza da una sorta di mantra ("Laudato Jesus Cristo") e da una serie di massime, dal tenore autolesionista e repressivo, oggi -nella trappola dell'Unione Europea- realisticamente applicate, proprio grazie a quella sinistra che avrebbe invece dovuto evitarlo:
- "Non affannarti a cercare il benessere del tuo corpo, pensa piuttosto alla stagione eterna."
- "Se nasci povero, dopo la morte verrai trattato da ricco; se nasci ricco verrai trattato da povero. (Pensiero di San Barnaba)"
- "Se non hai casa, la Bibbia è la tua casa. Se non hai pane, la Bibbia è il tuo pane. Se non hai lavoro, la Fede ti darà conforto."
- "Sii probo in famiglia, remissivo sul luogo di lavoro, tollerante verso l'autorità."
"Se sei un buon cristiano non cederai ai compromessi, né berrai ad altra fonte."
Curiosità
All'epoca della distribuzione in home video, Nel più alto dei cieli è finito, per errore, in alcune VHS della 3B Magnum che avrebbero dovuto contenere, in realtà, l'altro film (ugualmente politico) del regista: N.P. il segreto.
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