Espandi menu
cerca
Nel più alto dei cieli

Regia di Silvano Agosti vedi scheda film

Recensioni

L'autore

kotrab

kotrab

Iscritto dal 1 gennaio 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 159
  • Post 21
  • Recensioni 1563
  • Playlist 33
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Nel più alto dei cieli

di kotrab
7 stelle

Silvano Agosti, bresciano oggi settantenne, è una figura d'artista difficile ma interessante. Nel 1976 gira uno dei suoi film più controversi, un film che può anche risultare un po' noioso o poco avvincente, senz'altro molto sgradevole nel contenuto, per certi versi estremo, non entusiasmante ma degno di nota, non certo al massimo dell'originalità eppure personale, in parte prevedibile e chiaramente a tesi, provocatorio e che vuol far discutere, un'opera socio-politica stilisticamente e intellettualmente tipica degli anni '70 che ha risentito soprattutto del Salò pasoliniano, di Ferreri e direi anche di Bunuel (L'angelo sterminatore, ma naturalmente la distanza estetica è siderale). Agosti assembla un gruppo di laici e religiosi, funzionari, intellettuali, suore reazionarie e gesuiti di tendenza marxista, una handicappata, un ragazzino e una ragazzina, i quali in visita dal Papa prendono un ascensore che li terrà imprigionati per molto tempo; qui la necessità dell'istinto di sopravvivenza scatena tutte le pulsioni più elementari, la fame, il sesso, l'autodifesa, l'odio, l'omicidio, le etichette crollano e si svelano i peggiori e oscuri antri dell'animo, si arriva perfino alla pazzia, allo stupro e al cannibalismo, insomma tutti gli orrori assortiti in pochi metri quadri per un perverso gioco al massacro con sorpresa finale, estenuante e critico, per il quale Agosti tiene a precisare per ben due volte che "non vuole in alcun modo mettere in dubbio la sacralità del sentimento religioso". A mio parere è un film interessante, scomodo e coraggioso, anche se datato e forse nel complesso un po' lento, con attori non proprio eccellenti. Bunuel avrebbe detto dopo la proiezione: "Mi sembra una metafora, ma non oscura: luminosa", e Monsignor Virgilio Levi, parlando al regista: "Non ho nulla da eccepire a questo tuo importante lavoro" (!). 7

Sulla colonna sonora

Originale di Nicola Piovani, non originale di J. S. Bach e soprattutto Gustav Mahler.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati