Regia di Jesus Franco vedi scheda film
Slasher movie decisamente violento, con una sceneggiatura che prende le mosse da Halloween di Carpenter (l'assassino ha commesso un delitto in gioventù, con sul volto una maschera da bambino, ed è uscito dallo Ospedale Psichiatrico) per svilupparsi in un thriller dalle atmosfere argentiane che gravita attorno, ancora una volta, alla persecuzione di una giovane studentessa che alloggia nella stessa casa in cui il killer ha commesso l'omicidio iniziale.
Franco abbandona il suo stile votato all'onirismo estremo e al gusto per l'erotico (erotismo quasi assente), preferendo un taglio convenzionale (molte soggettive dell'assassino che colpisce con volto coperto e guanti in pelle nera in bella evidenza). La tensione c'è, così come sono presenti almeno due omicidi truculenti e cattivissimi (uno è una sorta di anticipazione di Trauma di Argento, l'altro invece omaggia l'assassinio di Lombardo Radice in Paura nella Città dei Morti Viventi, in entrambi i casi si registra una decapitazione ripresa in PP). Presente poi una sorta di citazione, per quel che ricordo, al thriller 5 Bambole per la Luna d'Agosto, con l'assassino che fa apparire nella casa della ragazza che perseguita tutti i cadaveri delle amiche uccise e che fino a quel momento aveva nascosto allo scopo di far impazzire la giovane (tutti la credono una visionaria). Da segnalare poi un volto carbonizzato e una giovane trafitta da una pugnalata nella schiena con lama che termina la sua corsa perforando una mammella.
Una girandola di colpi di scena salva una sceneggiatura viziata da qualche calo di ritmo (ci sono delle sequenze, nella prima parte, completamente inutili, si veda la partita a tennis) e da un che di telefonato. L'ultima parte di film, inoltre, conferisce una sfumatura malinconica e triste alla figura dello psicopatico che poi si scoprirà essere una vittima degli eventi orchestrati da qualcun altro, con cui vive un rapporto perverso ai confini dell'incesto. Personaggio quest'ultimo infido e ben più crudele del mostro di turno (che peraltro viene deriso da tutti per delle cicatrice che mostra in volto), in quanto sfrutta il malessere di quest'ultimo per ricercare vantaggi economici.
Bene le interpretazioni, ottime le scenografie (bellissima la magione della contessa). Eccellente la confezione, con una fotografia tra le più belle tra quelle ammirate nella filmografia del regista spagnolo. Meno interessante la colonna sonora, così come gli effetti splatter non sono sempre efficaci come dovrebbero. Consigliabile agli amanti dello slasher e del thriller estremo. Grandguignolesco. Voto: 6+
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