Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
De Sica - pur mostrandosi sempre regista rispettabile e discreto - perde colpi in questa che è una delle sue ultime prove. Il romanzo di Giorgio Bassani non è già di per sè particolarmente vivace, ma il film è persino peggio per quanto riguarda il ritmo della narrazione: semplicemente da sbadiglio, continuamente. Spesso avvolto da un'atmosfera fasulla, da fiction, e con qualche eccesso di pathos in cerca di lacrimoni. Si vive anche senza.
Fine anni '30 del XX secolo, in Italia arrivano le leggi razziali. Nel giardino dei Finzi Contini, aristocratici, ricchi ed ebrei, si susseguono giornate fatte di storie sentimentali, rapporti di amicizia e problemi famigliari; la tragedia è però alle porte.
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