Regia di Lionello De Felice vedi scheda film
Un’infermiera è contesa fra due dottori dello stesso ospedale; sceglie uno, poi ripiega sull’altro, con cui fa un figlio. Ma è gravemente malata e l’ex amante dovrà tentare un’operazione disperata per salvarla.
Disperato addio è un titolo programmatico: già spiega tutto ciò che c’è da sapere sulla pellicola, andando peraltro a rivelare l’elemento tragico, mortifero della storia. Un melodrammone senza speranza, senza pietà, senza mezze misure nel quale Lionello De Felice – alla sesta regia in altrettanti anni – mette in scena la storia di una donna scellerata, suo malgrado inaffidabile, incapace di decidere della sua vita e quindi profondamente stereotipata, in linea con il maschilismo vigente all’epoca; il suo destino – naturalmente nero profondo – si incrocia con quello di due medici generando una vicenda fosca e di ambientazione ospedalizia. Tutto questo perché il soggetto proviene dal libro Vita di chirurgo del professor Andrea Majocchi, trasformato in una sceneggiatura per il cinema da De Felice, Vittorio Nino Novarese, Sergio De Pascale ed Ernesto Guida. Al di là delle emozioni forti e delle apprezzabili prove dei protagonisti, poco da ricordare. Nel cast: Lise Bourdin, Andrea Checchi, Massimo Girotti e Xenia Valderi. 3,5/10.
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