Regia di Mark Rydell vedi scheda film
Pellicola di stampo pressoché televisivo che si regge grazie all'ottima prova di James Franco (voto: 8) nei panni tutt'altro che semplici di James Dean. La sceneggiatura ripercorre l'ascesa dell'attore americano: dalle insoddisfazioni adolescenziali, le prime interpretazioni tetrali, passando poi per quel mix di timidezza e intraprendenza che lo porterà dal nulla a essere l'attore più richiesto del periodo.
Piuttosto ben caratterizzata la figura di James Dean (ottima la ricostruzione dei costumi e del look): eroe ribelle crepuscolare, schivo, talento allo stato puro ma anche consumato da un male interiore che lo rende così unico e fuori dagli schemi. Bene anche la caratterizzazione del padre di James Dean, un genitore arido di sentimenti, duro, che colpevolizza il figlio per via di un tradimento della moglie e che sarà l'unico a non riconoscere il genio del figlio (salvo redimersi poco prima della fine dei giochi).
Gli altri personaggi fungono da contorno, sono secondari... Così come non vengono trattati a dovere taluni aspetti della vita di James Dean, lasciati sullo sfondo delle vicende cinematografiche (le corse automobilistiche, le stravaganze ect).
La regia è ordinaria. Rydell non ha lampi di talento dietro alla mdp. Peggio è la fotografia che si rivela piuttosto bruttina.
Nel complesso un film più che sufficiente, ma che tecnicamente si poteva realizzare meglio. Voto: 6.5
Molto bravo.
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