Regia di Pier Francesco Pingitore vedi scheda film
Tratto molto liberamente da "Il Giornalino di Gian Burrasca" (1920) di Vamba (Luigi Bertelli), è l’ennesima caratterizzazione del versatile Alvaro Vitali, qui in un "Pierino" d’annata. L’adattamento di Monica Felt e la sceneggiatura di Franco Bucceri, Roberto Leoni e del regista, mostrano una palese difficoltà nel far convivere la comicità fracassona (e volgare) dell’attore romano e la moderazione che un racconto ambientato agli inizi del ‘900 impone. Il risultato è un film tra i più fini di Pier Francesco Pingitore, il quale s’è visto costretto a limitare la naturale esuberanza del protagonista (evidenziandone però i limiti recitativi) e per questo inimicandosi i fans di quest’ultimo, abituati ad ammirarlo in ben altre macchiette. L’unica certezza è Mario Carotenuto, il quale, purtroppo, recita in mezzo ad un oceano di mediocrità.
Martellante ma orecchiabile l’omonima canzone eseguita dal Gruppo “Spazio” e musicata da Dimitri Gribanovski.
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