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Guardami nuda

Regia di Italo Alfaro vedi scheda film

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La recensione su Guardami nuda

di mm40
2 stelle

Coppia borghese da poco sposata, ma già in crisi, è in vacanza quando conosce una avvenente e intraprendente autostoppista. L'intesa della nuova arrivata scocca sia con lui che con lei, donando nuova linfa al rapporto in crisi.


Italo Alfaro non è un nome particolarmente noto neppure all'interno della galassia del cinema di genere nostrano e vedendo questo Guardami nuda, forse la sua opera più ambiziosa in assoluto, si può facilmente intuire il perché. Alfaro era entrato nel cinema dall'ingresso posteriore, vale a dire dal piccolo schermo, come interprete inizialmente (era il signor Bonaventura in Qui comincia la sventura..., tratto ovviamente da Tofano, sceneggiato Rai del 1962) e quindi come regista di prodotti televisivi – effettivamente non proprio memorabili – sin allo scoccare del decennio successivo. È quindi all'inizio degli anni Settanta che il Nostro approda in sala con un poker di titoli nel giro di un paio di anni; due decamerotici, un blando spaghetti western e questo Guardami nuda, per l'appunto il suo lavoro indubbiamente di maggior impegno, anche perché firmato in sceneggiatura dallo stesso Alfaro. Ma risulta difficile difendere sotto qualsiasi punto di vista questo modestissimo tentativo di mettere in scena la crisi della coppia borghese, liberata dai suoi vincoli morali solamente dal sesso libero – con un terzo elemento di sesso femminile, si capisce, altrimenti la censura dell'epoca non avrebbe dato il suo benestare. Anche sul piano della forma estetica il film fa acqua da tutte le parti, la confezione per quanto non espressamente poveristica è comunque in evidente carenza di idee e troppo spesso i dialoghi verbosi e retorici finiscono per sostituirsi all'azione. Da apprezzare quantomeno il cast, che vede impiegati tra gli altri Ugo Pagliai, Dagmar Lassander, Pier Paola Bucchi e Franco Angrisano; l'erotismo è all'acqua di rose, più suggerito che a tutti gli effetti mostrato, mentre lo studio psicologico dei personaggi rimane sempre superficiale. 2,5/10.

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