Regia di Ivan Reitman vedi scheda film
Cinque anni dopo il pazzesco successo del primo episodio, tornano i Ghostbusters. Squadra che vince non si cambia. Tutto confermato, dal cast artistico al tecnico. La sceneggiatura segue pedissequemente lo schema narrativo del primo episodio e questo penalizza il film che è, sicuramente, di livello inferiore al primo (è venuta meno la novità). Tra le sequenze memorabile sono da citare la camminata della Statua della Liberta nel centro di New York e la presenza di un fluido rosa che sembra voler omaggiare Blob Il Fluido che Uccide (1988) riproposto l'anno prima a Hollywood, ma già al cinema negli anni cinquanta.
Interessanti gli effetti visivi con un negromante che si rianima, dal dipinto che lo immortala, per reincarnarsi in un bimbo e dar corso al suo nuovo regno.
Divertente, ma non più innovativo. Degno di nota il logo nuovo degli acchiappafantasmi, autorizzati dal giudice a svolgere la loro attività dopo le accuse di frode e la proposta di internamento in ospedale psichiatrico, con il fantasma che indica il due della vittoria (ma anche del secondo episodio).
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