Regia di Tonino Ricci vedi scheda film
Uno sgangherato trio di rapinatori decide di dare l'assalto alla cassaforte dei grandi magazzini con la complicità di un sedicente esperto scassinatore francese. L'amante di quest'ultimo risolverà però ogni problema, facendosi corteggiare dal direttore, uomo decisamente astuto.
In ritardo di qualche anno, arriva questa ennesima variazione sul tema della 'grande rapina'; non è certo l'ultimo film a trattare la tematica, nè il peggiore, ma di sicuro Colpo grosso... grossissimo... anzi probabile è un'operina striminzita in quanto a idee e a messa in scena (sceneggiatura di Marcello Ciorciolini, del regista e di Josè Maria Forque, team che rispecchia la doppia nazionalità della pellicola, italiana e spagnola). Le battute stantie debilitano ulteriormente una trama pasticciata e prevedibile, nella quale l'elemento comico stradomina su azione e tensione, realmente qui a livelli minimi invece. Qualche buona notizia proviene dal cast: Umberto D'Orsi, Luciana Paluzzi, Nino Castelnuovo, Rosalba Neri e l'inglese Terry-Thomas sono i nomi principali, tutti apprezzabili, sulla locandina; l'ultimo peraltro era un affezionato frequentatore del filone, avendo già preso parte a Sette volte sette (Michele Lupo, 1968), Diabolik (Mario Bava, 1968), Arriva Dorellik (Steno, 1968) e Sei simpatiche carogne (Robert Fiz, 1969). Quarta regia (tutte 'di genere') in tre anni per Tonino Ricci, precedentemente - più o meno - noto come sceneggiatore di prodottini di serie B; i suoi sostenuti ritmi di lavoro denunciano una certa trascuratezza nel materiale licenziato. Così è anche per questo film, che parte con discreto ritmo, ma si ingolfa molto presto. 2,5/10.
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