Regia di Pasquale Fanetti vedi scheda film
Pasquale Fanetti, dopo una molto modesta carriera di direttore della fotografia in opere minori (con registi come Gaburro e Scattini), approda dietro la macchina da presa con le idee chiare: si dedicherà al porno soft. L'incontro con Malù (detta Ramba per la sua aggressività sul set) fa proprio al caso suo: la ragazza è bella e determinata a 'sfondare' (per un secondo si trascurino i facili giochi di parole); questo Impudicizia si prende addirittura la briga di mettere in scena la novella Florentine di Guy De Maupassant, ma ovviamente si tratta di un pretesto letterario decisamente puerile. Perchè il film è, molto semplicemente, un lungo elenco visivo di accoppiamenti da parte della protagonista con incontri occasionali, seminando inoltre una scia di morboso con il personaggio del ragazzino che vorrebbe partecipare a questi simpatici rendez-vous, ma che la protagonista è - ahilei - costretta a snobbare in quanto pesantemente minorenne. Ciononostante c'è tempo per vedere un bambino accarezzare le cosce di una donna adulta sotto alla tavola da pranzo, o insaponarla con la spugna nella vasca da bagno con insistenza morbosa e ingiustificabile nella realtà. Tanto per dare un nome ai colpevoli, la sceneggiatura è opera di tale Leandro Lucchetti e - altro elemento che colpisce per la sua scadente qualità - la colonna sonora è firmata da Donimak e Lindok: non è importante chiedersi se esistano veramente o sia solo il nome di un programma automatico della tastiera Bontempi. Impudicizia non funziona già dal titolo: sarebbe inutile aspettarsi alcunchè. 1/10.
La moglie del direttore del museo viene trascurata dal marito; si vendica così con una serie di incontri occasionali.
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