Accolti e rifocillati da un certo Blind Dick, i cowboy Wes, Vern e Otis ignorano che il loro ospite fa parte di una banda di rapinatori e di assassini. Vengono perciò scambiati per complici e attaccati dagli uomini della legge: Otis ci lascia le penne, mentre gli altri due riescono a fuggire. Ma a causa degli eventi, anche Vern morirà e il pacifico Wes sarà costretto a uccidere...
Note
Reso ruvido ed essenziale dalla regia di Hellman, il film (scritto dallo stesso Nicholson) rappresenta, insieme al gemello _La sparatoria_, uno dei dei titoli-chiave della svolta antiretorica subita dal genere americano per eccellenza nel corso degli anni '60.
Quello tratteggiato da Monte Hellman e un mondo dove dei semblici mandriani possono essere scambiati per banditi e dove i "tutori" della legge prima uccidono e poi impiccano chiunque si trovi nel raggio d'azione della loro caccia. Quanto basta per fare de "Le colline blu" uno dei film simbolo della svolta antiretorica del genere Western.
“Abbiamo già guadagnato un giorno di vita. Meglio stanchi che appesi per il collo!”
Tre cowboys di passaggio, Vern (Cameron Mitchell), Wes (Jack Nicholson) e Otis (Tom Filer), chiedono ospitalità per una notte ad un gruppo di fuorilegge che hanno appena rapinato una diligenza e che si sono rintanati in un casolare abbandonato. Quando, al mattino, lo sceriffo e i suoi… leggi tutto
Ok, ammetto di non essere appassionatissimo di western e lascio spesso le valutazioni su questo genere a gente molto più esperta di me. Va bene il regista /leggenda Monte Hellman, regista cult per eccellenza che a distanza di più di 20 anni è tornato recentemente a dirigere un film e va bene pure per il giovane Jack Nicholson che neanche trentenne era già uno che contava e che addirittura i… leggi tutto
Copione semplice e intelligente, a quanto pare opera del giovane Jack Nicholson. Oltre che efficace sul piano narrativo, la sceneggiatura è perfettamente adatta alle esigenze di una produzione che punta sul basso costo, come quella di Monte Hellman, regista della scuderia di Roger Corman. (25 febbraio 2017)
Figlio naturale della rust-bible belt che da sempre tiene su le brache delle badlands white-trash che punteggiano il Grande Paese sotto il Grande Cielo, ma nato in quella toppa per ginocchia ch'è Tacoma,…
1) Sentieri selvaggi di John Ford (The Searchers - 1956). 2) Ombre rosse di John Ford (Stagecoach - 1939). 3) Sfida infernale di John Ford (My Darling Clementine - 1956). 4) Mezzogiorno di fuoco di Fred…
“Abbiamo già guadagnato un giorno di vita. Meglio stanchi che appesi per il collo!”
Tre cowboys di passaggio, Vern (Cameron Mitchell), Wes (Jack Nicholson) e Otis (Tom Filer), chiedono ospitalità per una notte ad un gruppo di fuorilegge che hanno appena rapinato una diligenza e che si sono rintanati in un casolare abbandonato. Quando, al mattino, lo sceriffo e i suoi…
Western cupo, che si occupa di una tragedia causata da un aborto spontaneo della giustizia .Ovvero,la sfortuna di essere scambiati per dei criminali ed essere cacciati senza la possibilità di difendersi.
Questa operazione di demistificazione attuata da un gruppo di giovani outsider sul corpo morente del cinema di papà, a dispetto delle sue lungaggini e di una tecnica approssimativa, resta una testimonianza sincera e significativa di un epoca fertile.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Quello tratteggiato da Monte Hellman e un mondo dove dei semblici mandriani possono essere scambiati per banditi e dove i "tutori" della legge prima uccidono e poi impiccano chiunque si trovi nel raggio d'azione della loro caccia. Quanto basta per fare de "Le colline blu" uno dei film simbolo della svolta antiretorica del genere Western.
commento di Peppe ComuneWestern a basso costo, datato e con un finale che lascia con l'amaro in bocca.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti