Regia di Pier Carpi vedi scheda film
Un aspirante detective riceve un incarico molto remunerativo, ma l'obiettivo è a dir poco proibitivo: rintracciare Gesù. L'investigatore in erba tenta ogni strada, invano. Fino a che riceve l'inaspettata rivelazione.
Mino Reitano è Dio. In questo film. Prima (e migliore) delle due regie del fumettista e scrittore Pier Carpi, anche autore unico di soggetto e sceneggiatura, Povero Cristo è una storiella fiabesca - fumettistica non sarebbe usato a sproposito qui, in effetti - sulla ricerca della fede cristiana. Reitano, già sperimentato come protagonista in un paio di pellicole minori negli anni precedenti, qui si trova a rivestire i panni più ambiziosi della sua intera carriera di attore, quelli di un 'povero cristo' qualunque che è in realtà l'incarnazione del Cristo vero, quello della croce insomma. Non è un cattivo interprete, ma è sempre un po' in balia della macchina da presa; tutto sommato comunque la sua prova non può considerarsi negativa. Mitologica la scena in cui incontra e dialoga con Enrico Beruschi (doppiato), assolutamente seria contro ogni evidenza delle immagini; altri nomi nel cast: Edmund Purdom, Ida Galli/Evelyn Stewart, Franco Ressel, Rosemary Dexter, Paolo Gozlino. Per quanto poco incisiva nei meriti espressivi (Pier Carpi come regista è piuttosto impacciato), la 'parabola' di Povero Cristo è comunque dotata di contenuti interessanti e neppure tanto scontati. 3,5/10.
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