Regia di Aldo Florio vedi scheda film
Uscito in Italia come Il sole sotto la terra, il film è frutto della più classica delle co-produzioni fra il Belpaese e la Spagna (da cui il titolo alternativo di Anda muchacho, spara!). Aldo Florio, che è anche sceneggiatore insieme a Bruno Di Geronimo e Eduardo Manzanos Brochero, non è un regista esperto - questo è il suo quarto lavoro, ma il secondo come western - e il materiale che ha a disposizione è piuttosto stereotipato e perfino stantio, considerando che lo spaghetti western nel 1972 era un genere ormai superato. Ecco perchè questa pellicola lascia il tempo che trova: non aggiunge nulla a un filone letteralmente intasato di titoli e si muove sulle orme di svariate decine di altre opere che negli anni precedenti avevano raccontato la vendetta di un pistolero, in un contesto nel quale i buoni sono anche cattivi e i cattivi sono semplicemente spietati. Fabio Testi fa quello che può, cioè non moltissimo, ma per gli standard del lavoro tanto basta; fra gli altri interpreti troviamo Eduardo Fajardo, Massimo Serato, Luciano Pigozzi alias Alan Collins. Apprezzabili le musiche di Bruno Nicolai. 2,5/10.
Far west. Un bandito evade di prigione e si rifugia in un paesino dove tre delinquenti spadroneggiano; l'uomo trova il nascondiglio dei preziosi rubati e riesce a fare insorgere gli abitanti del paese contro i tre parassiti.
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