Regia di Jon Cassar vedi scheda film
Film girato senza spiegamento megalomane di mezzi, non richiesti vista la linearità della vicenda: dall'esito prevedibile, se vogliamo, comunque sostenuta uniformemente fino alla fine senza scadimenti di ritmo o scene gratuite. L'elemento basico che caratterizza la storia è, a mio vedere, la conflittualità fra l'esperienza maturata "all'antica", senza "protesi" di supporto (vedi computer) e quella legata esclusivamente al mezzo informatico, non sempre al 100% dell'affidabilità (fosse anche Hall della "Serie 9000") se non supportato dalla conoscenza intrinseca di ciò che occorre al computer stesso "dare in pasto". Pur appartenendo alla generazione che usava il regolo calcolatore agli esami, il buon senso mi suggerisce comunque che una via di mezzo fra i due metodi di approccio è la cosa più saggia da seguire, sempre però rispettando le conoscenze e le esperienze acquisite anche per via "normale", spesso insostituibili.
Sin dall'inizio del film le simpatie vanno automaticamente verso il "secondo di bordo", interpretato da Eric Roberts (che ricordo nel bellissimo: "A trenta secondi dalla fine") il quale si sentiva dare dell'antidiluviano dal comandante, in quanto pratico di una tecnologia obsoleta (relativa al "Tristar", mica ad un "Caproni" ). Del resto, come era possibile "appoggiare" il comandante, data l'antipatia istintiva che ispirava solo a guardarlo e la sua supponenza? Era tanto antipatico da apparire esagerato, per cui si poteva già prevedere, fin dal decollo, che si sarebbe autoescluso dal podio degli "eroi" della vicenda! Se vogliamo, un altro elemento un pò così è il ritrovamento della pistola proprio in quella specifica toilet dell'aereo (e se in quel momento fosse stata indisponibile? Quando ci si deve andare sono sempre occupate!) Buona mi è sembrata la recitazione di Eric Roberts; simpatiche le assistenti di volo e quella a terra (in Islanda). Pochi ingredienti ma miscelati bene; inoltre assenza dei mezzucci-espedienti usati troppo spesso (anche in film di maggiore caratura) per fare cassetta, ossia effetti speciali ridondanti o femminismo gratuito con protagoniste fuori delle righe. Certamente per me il film merita un voto discreto, fra 6 e 7 (decimi).
Decollo agevole, volo "un pò" tribolato e atterraggio drammatico a lieto fine: praticamente, il film è tutto qui.
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