Regia di Rex Piano vedi scheda film
Tipico film "di tendenza": nel senso femminista dell'espressione. In un ambiente (quello delle miniere e dei lunghissimi trafori stradali o ferroviari) dove le donne, escluso il personale amministrativo, "sfiorano" lo zero per cento della forza lavoro in tutto il mondo, ecco la "sovrintendente" che dimostra tutta la sua "maggiore intelligenza-saggezza-intraprendenza femminile" inducendo il povero vecchio capominatore con una vita di esperienza nel campo, a dover alla fine stucchevolmente ammettere (naturalmente, rivolgendosi alla sovrintendente): "Se avessi dato retta a te, questi guai non sarebbero accaduti!" Se non altro, lei gli risparmia un "Te lo avevo detto io!"
Personalmente, nel mio ambito professionale, in giro per il mondo non ho mai visto nessuna donna lavorare sotto terra (ed è giusto che sia così); nè ho mai sentito donne che abbiano protestato per questo, invocando le "pari opportunità" (chiamale stupide!!). Film prevedibilissimo: scontato al punto da apparire stucchevole (chi avrebbe scommesso su un fallimento della "sovrintendente"?). Privo di ogni mordente. Neanche nelle scene più drammatiche viene mai lontanamente evocata l'atmosfera da incubo che incombe nei cunicoli delle miniere, chilometri sottoterra, anche in condizioni normali.
La continua, noiosa e stucchevole prosopopea femminista che incombe sulla cinematografia mondiale, trasformante pellicole con buon potenziale di spettacolo e credibilità (soprattutto se a sfondo storico o d'avventura e azione) in film esilaranti, pur non rientrando ufficialmente fra quelli comici.
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