Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Mah, visto oggi non mi ha detto granché, anzi. La storia è banale, se non fosse per l'ambiguità, presto dissolta, del ruolo della protagonista nella vicenda, che non può non procurare tensione, prima latente e poi aperta, nel suo rapporto di coppia. La sceneggiatura è piena di incongruenza. Le scene d'azione sono penose, a partire dalla fuga in auto della coppia dopo la rapina in banca, con mille e una sbandata assolutamente non necessarie nelle strade cittadine, e l'inspiegabile sopravvivenza dei due protagonisti nel camion che compatta la spazzatura. Anche il perverso rapporto tra uno dei rapinatori e la donna che prende in ostaggo e che si trasforma in sua amante sotto gli occhi del marito, è distante anni luce dall'ambiguità di situazioni come quella in Cane di paglia. Stendo un velo pietoso sulla scena finale, in cui la donna regala un sacco di soli al povero (ma non ingenuo) messicano, prima della meritata (ma davvero?) libertà.
La morale, se proprio devo trovarne una, è che il film doveva finire in altro modo, quello anticipato da un secondino all'atto del rilascio del protagonista: "tanto tonerai qui molto presto"; e invece, la storia racconta dell'uno su mille che ce la fa, e che negli Stati Uniti è sempre un criminale.
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