Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Soderbergh continua a essere regista troppo discontinuo per essere annoverato tra i grandi.Il suo problema è che i suoi film migliori sono quelli non girati per ragioni alimentari e proprio per questo relegati in un limbo da cui è difficile farli uscire.E'il caso di questa "bolla",un excursus realistico della vita senza prospettive in un paesino dell'Ohio che vive solo in funzione della fabbrica di bambole che dà lavoro ai suoi abitanti e in cui lavorano Martha e Kyle.La prima è una donna di mezza età obesa che oltre a lavorare e a cucire vestiti per bambole per arrotondare bada all'anziano padre ormai incapace di essere autosufficiente.Kyle ha circa 20 anni,una vita senza scossoni e una madre che difficilmente sembra accorgersi di lui.La routine viene squassata dall'arrivo di Rose,ragazza madre ventitreenne che si frappone tra loro quasi senza volerlo.In fondo è quasi coetanea di Kyle.Anche lei afflitta da solitudine cronica e in più con una figlia a cui badare oltre a un compagno da cui stare lontana.In una sera come tante succede l'irreparabile.La provincia americana inquadrata senza ipocrisie nel suo andamento minimalista,immota nel tempo,con una routine predeterminata da altri.Un po'come se qualcuno decidesse i ritmi circadiani altrui.E questo qualcuno è la fabbrica,il lavoro,l'assenza di relazioni affettive stabili(come può essere l'amore per una donna o l'amore per i propri figli o per i propri genitori).Sono tutti come isolati nella propria bolla,come pesci in un acquario,sempre sotto gli occhi degli altri.E l'ultima inquadratura fa assomigliare tutti i personaggi di questa storia a tante bambole.Soderbergh annulla tutte le leziosità che talvolta lo caratterizzano girando un film a metà tra fiction,sit com(è praticamente tutto in interni con qualche sequenza esterna di raccordo) e documentario in cui il ritmo sonnolento della provincia americana diventa stile cinematografico.Attori non professionisti,sequenze finali discretamente impressionanti.Lo sguardo della cinepresa ricorda qualcosa di Solondz ma Soderbergh è troppo inserito nel sistema per riuscire a osare come fa il bravo Todd....comunque onore al merito....
il ritmo lento per una volta diventa stile vrituoso senza essere sovraccarico
ottima
catatonico
non male
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