Regia di Stuart Gordon vedi scheda film
La classica storia che propone, in due parole, è quella dell'omino oppresso dal tran-tran quotidiano e dal menage coniugale, che di punto in bianco manda a quel paese tutto e tutti e parte non si sa dove. Questo tipo di storie le adoro. Il connubio Mamet-Gordon, a mio parere, è riuscito anche per carattere grottesco e beffardo (vedere il finale) che hanno saputo dare al film. Mamet, abilissimo nei dialoghi, racconta una storia di una disperata ricerca di libertà e di fuga dal quotidiano, mostrando questa persona sull'orlo dell'abisso, tipico degli "eroi" mametiani (Americani, La casa dei giochi). Detto dei dialoghi, mi ha stupito la regia di Gordon (comunque regista della piece teatrale), molto essenziale senza fronzoli, diversa dal Gordon versione horror. Di William Macy poco da aggiungere: è semplicemente perfetto. Non avrei mai immaginato un attore diverso da lui per questo ruolo.
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