Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
La posseduta muore e mette nei guai il suo esorcista, che viene trascinato in tribunale. La scienza e la giurisprudenza puntano il dito contro di lui, ma il caso è assai più delicato e complesso.
Mi è piaciuto: è coinvolgente e scorrevole, e i due piani narrativi sono ben amalgamati. Inoltre non abusa di effetti speciali, ma li utilizza moderatamente e in modo efficacie. Nell'epoca degli effetti a tutti i costi e a più non posso, come sfoggio tecnico per stupire e basta, questo non è poco. A questo proposito, le allucinazioni di Emily all'inizio mi hanno sinceramente spaventato, come pure certi ambienti infidi e minacciosi. Infine, quanto alla questione se la ragazza fosse posseduta dal diavolo o psicotica, il film mantiene più equidistanza che può. Ciò può non corrispondere alle convinzioni del singolo spettatore, ma pure permette la visione ad entrambi i "partiti" senza esserne disturbati od offesi.
Quanto ai personaggi, la sceneggiatura esalta la dirittura morale del sacerdote e dell'avvocatessa che lo difende. Più cinico invece è l'avvocato che le passa l'incarico, ed opaca la diocesi, la quale sembra che voglia solo venir fuori dal ginepraio senza d'anni d'immagine e che sia sostanzialente disinteressata alla sostanza della questione.
E' ovvio, infine, che i punti di contatto con "L'esorcista" devono esserci, ma sono piuttosto pochi e io non parlerei neppure di rimando o ispirazione. A ciascuno di noi il verdetto se spaventi più questo demonio o quello del film di Friedkin; in ogni caso sono entrambi come minimo inquietanti. PS: qualcuno sa dirmi se Jennifer Carpenter è figlia del regista John?
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