La recensione su Four Brothers. Quattro fratelli

di AndreaVenuti

6 stelle

Four Brothers. Quattri Fratelli è un film del 2005 diretto dal regista americano John Singleton con Mark Wahlberg protagonista. Presentato fuori concorso alla 62° Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Il film è un remake (proposto con una rilettura moderna) de I 4 figli di Katie Elder del 1965 di Henry Hathaway con John Wayne e Dean Martin al centro della scena.

Mark Wahlberg, Garrett Hedlund, André Benjamin, Tyrese Gibson

John Singleton è probabilmente il rimpianto più grande dell'attuale cinema americano, a soli 23 anni ottenne due nomination agli oscar (miglior regia e sceneggiatura) con lo straordinario e folgorante Boyz n the Hood- strade violente, film potente e critico con il quale il giovanissimo autore si conquista una posizione di rilievo all'interno della comunità di colore americana, a tal punto da essere "etichettato" come il nuovo Spike Lee tuttavia non ha rispettato assolutamente le aspettative optando molte volte per progetti ad alto budget dall'esigua qualità.

Questo progetto non è sicuramente un low budget tuttavia l'ex enfant prodige non dimentica le origini e realizza un noir metropolitano compatto e crudo, Detroit è terra di frontiera dove vige la regola del più forte con le forze dell'ordine locali che servono solo da soprammobile ; Singleton realizza quindi una sorta di wester moderno con un ritmo elevato inoltre alterna discretamente commedia e drammaticità.

La regia è di livello, l'assalto ai danni dei 4 fratelli è girato divinamente inoltre troviamo delle chicche interessanti come la trunk shot (marchio di fabbrica di Tarantino) oppure una serie di campi lunghissimi -nel finale- molto belli.

Ovviamente non stiamo parlando di un capolavoro, la scenegiatura ad esempio è alqaunto debole e prevedibile con un backgroud dei protagonisti abbastanza scarno (Wahlberg è il più accattivante ma è tutto merito suo , ormai esperto in questi ruoli da duro).