Regia di Cameron Crowe vedi scheda film
Elizabethtown: ovvero il luogo dove i peggiori fallimenti umani (essere lasciati dalla ragazza - ma non una qualunque: una come Jessica Biel! - essere licenziati - dal proprio datore di lavoro che ha perso quasi un miliardo di $ per i vostri servigi - e subire la morte del padre senza avergli dato la soddisfazione di quell’ultimo viaggio da tempo programmato) si trasformano incredibilmente nell’opportunità di una rinascita: una rinascita dalle altrui (cosiccome dalle proprie) ceneri (sparse al vento come i frammenti di un sogno che non allieterà più le vostre notti).
Elizabethtown: il luogo dove si consuma il rito di passaggio dal c.d.”fiasco” (un fallimento all’ennesima potenza) ad un’esistenza nuova, sconosciuta, viva…viva.
Elizabethtown: nelle intenzioni di C.Crowe (regista e sceneggiatore) un capolavoro. Nella messinscena, purtroppo, decisamente meno. Quasi 2 ore di durata fanno spesso girare il film a vuoto e smorzano la profondità del suo messaggio (comunque fortunatamente veicolato anche grazie alla bella colonna sonora).
Elizabethtown: un luogo come ce ne sono ovunque. Basta saperli riconoscere.
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