Regia di Cameron Crowe vedi scheda film
E' un film a cui mi sento piuttosto affezionato a livello personale, anche perchè mi ha iniettato un pò di ottimismo in un periodo in cui ne avevo bisogno: mi rendo conto che non è certo un capolavoro e che sconta diversi difetti, ma credo ugualmente che la critica, soprattutto americana, sia stata troppo severa con il film di Cameron Crowe (sul sito Metacritic ha una media di soli 45 su 100, un punteggio davvero bassissimo e ingeneroso). La vicenda di Drew Baylor, stilista di footwear che si trova sull'orlo del suicidio dopo aver perso tutto quello che aveva e che viene salvato da un provvidenziale ritorno alla città natia Elizabethtown per assistere ai funerali del padre, è ricca di spunti e riflessioni su tematiche affettive ed esistenziali anche piuttosto impegnative, e bisogna riconoscere al regista di aver trovato spesso il registro adatto per affrontarle senza cadere nel banale o nello stucchevole. Il film è molto accattivante nel suo itinerario da road-movie mischiato ad una commedia sentimentale piuttosto insolita, può contare su una colonna sonora pop-rock di forte impatto con bellissime canzoni, dove si avverte la grande competenza musicale del regista che aveva lavorato come critico discografico, ma non sempre riesce a fermarsi in tempo: alcune scene sono tirate un pò troppo per le lunghe come la celebre e interminabile telefonata al cellulare fra Orlando Bloom e Kirsten Dunst, qualche taglio ulteriore probabilmente avrebbe giovato, a tratti risulta un pò troppo verboso e dispersivo per il potenziale della storia. Fra i due protagonisti preferisco la Dunst, efficace nel caratterizzare una ragazza un pò picchiatella ma di solidi principi, mentre il bel Bloom risulta bravino ma nel complesso piuttosto decorativo; fra i caratteristi spicca l'ottima prova di una Sarandon tornata alla ribalta col talento dei giorni migliori (e il suo discorso alla veglia funebre del marito rimane una delle scene più belle e commoventi del film). Nel complesso, una commedia un pò discontinua ma che merita certamente di essere riscoperta.
voto 7/10
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