Regia di Tim Burton, Mike Johnson vedi scheda film
Presentato nei trailers come un'operina buffa e quasi con ritmi da comica,"La sposa cadavere",codiretto e presentato da Tim Burton,ha ottenuto considerevoli elogi all'ultima mostra di Venezia,e una quasi unanimità di recensioni altamente positive nelle rubriche di cinema sulla carta stampata:ispirato a una tragica usanza in certe lande della Russia ottocentesca,con banditi che rapivano,uccidevano e seppellivano giovani spose,il film è invece una fiaba ad alto tasso di malinconia. Non che manchino i momenti per sorridere,o alcune trovate visive simpatiche e divertenti,ma questo lungometraggio di settanta minuti trova una dimensione ideale proprio nelle parti in cui si espande la suggestiva dolcezza del limbo della non fisicità. E lo scheletro di un cagnolino amato quando ero vivo,che scodinzola e fa le feste all'antico padrone è un'immagine che coccola il cuore invece di suscitare il ribrezzo,e la nobiltà d'animo di chi non cammina più sulla terra sottolinea la grettezza ossuta di molti vivi. Rimane,nello spettatore,che recatosi al cinema per trovare il divertimento brillante di molti successi d'animazione degli ultimi anni,trova forse un pò di delusione per l'errore della distribuzione nel vendere il film,ma l'immagine della sposina non-vivente che si tramuta in uno sciame di farfalle è di quelle che ci rimangono nella mente e negli occhi.
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