Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
«La vostra generazione ha fallito. Adesso tocca a noi». Partendo da uno slogan gaberiano, riconducibile alla sceneggiatura di Rossella Drudi, Claudio Fragasso consuma una simpatica vendetta contro la generazione impegnata del ‘77. Qui rappresentata da cinque uomini che, in quegli anni caldi e violenti, causarono la morte di un neofascista. Vent’anni dopo, uno è diventato un ispettore di polizia, un altro insegna, uno ha fatto i soldi tra i cantieri edili e un altro spara in televisione - nei panni di un Maurizio Costanzo all’amatriciana - ciò che in passato delirava dentro un sacco un pelo («E questa è coerenza» confessa, ancora gaberianamente, all’ex amico professore: la battuta del film). Ai tempi si chiamavano Lupi, oggi veleggiano borghesemente appesantiti. Il poliziotto poi (un Nuti che cerca di non fare Nuti) ha pure un figlio no global e il corto circuito è servito. Anche perché il quinto della banda è morto, forse suicidato forse no e l’indagine sulla fine del giovane di destra viene riaperta. Indovinate adesso chi il magistrato Gabriele Ferzetti incarica dell’inchiesta. Il regista di Palermo Milano solo andata è di grana grossa, camuffa la vendetta di cui sopra dietro a un
thrilleraccio de’ paura che pare commissionato da un esponente di An, corrente Destra Sociale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta