Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
Ho apprezzato il gioco dei rimandi continui tra passato e presente, le tracce seminate tutte credibili del giallo che poi vengono abilmente scomposte come in un mazzo di carte con sorprese e colpi di scena degni del miglior giallista statunitense. Ho inoltre apprezzato l'introspezione psicologica di ogni personaggio raccontato a 360° nelel veirtà e nell'ipocrisia come in un gioco delle maschere di pirandelliana memoria. Assolutamente da rivalutare e riscoprire.
Il suicidio di un sindacalista riporta in auge un vecchio caso del passato, dov eun giovane esponente dell'estrema destra morì cadendo da un cornicione per scappare da un gruppo di giovanic he volevano dargliuna lezione la morte è accidentale ma da li si dipana tutta la trama gialla, di chi oggi ha molto da perdere senza più ideali di gioventù, ma solo arroganza, fame di potere o fantasmi del passato. Chi sono dibventati oggi quei ragazzi di ieri e cosa sono disposti a fare per salvarsi calpestando i vecchi ideali?
Preferisco la parte orchestrale a quella anni settanta, ma capisco l'obbligo per il periodo narrato. Un Donaggio sempre al top, grande.
La depressione di Nuti, sarebbe stato fantastico vederlo in questo film al massimo delle sue capacità. Un plauso al regista che gli ha dato l'opportunità di tornare sugli schermi con grande coraggio e un a presto rivederci Francesco con i migliori auguri.
Eccellente come sempre, forse mi ripeto ma questa volta c'è anche una classe e una grazia diversa dal solito, ne è un esempio la scen ainiziale in bianco e nero e la panoramica sui titoli di testa nella casa del sindacalista, raccontato da una sola inquadratura attraverso l'arredamento, le fotografie i giornali con un sottofondo musicale che si sposa perfettamente con le immagini.
Credibile e intenso in alcune scene dove evidentemente stava bene, un pò meno nel resto, ma quello sguardo duro è credibilissimo nel ruolo e a volte fa veramente paura. Bravo
Divertente e convincente come sempre anche se il suo ruolo è il meno antipatico e negativo, perfetto come grillo parlante o come coscienza rimossa degli gli altri.
Lunare nel suo pallore, di una bravura imbarazzante a differenza di tante sue colleghe che non hanno mai smesso di lavorare e invece lei che fine ha fatto?
Mi piace anche se concordo con chi ha detto che è un pò troppo nevrotico in tutti i film che fa, ma vale sempre la pena vederlo in azione se ben diretto è notevole.
E' un attore che adoro da sempre, quella spalla che manca da tempo al nostro cinema, i grandi caratteristi, oggi che tutti fanno i protagonisti senza averne la stoffa. Bravissimo
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