Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
Un thrilleraccio de’ paura che pare commissionato da un esponente di An, corrente Destra Sociale scrive aldo Fittante su Film Tv.
Il giudizio sembra invero estremo.
Non si tratta di un film fascista. La causa -Fittante non la spiega- dovrebbe essere la sua mediocrità e la sua superficialita'... ma allora anche i film di Muccino & co. sono fascisti e con loro tutti i filmetti natalizi...???
Si puo' convenire sulla poverta' analitica e artistica del film, questo si'.
Il regista di "Palermo Milano solo andata" e' a disagio alle prese con un film politico anche se questo non e' solo politico. Le battute sono spesso incoerenti, improvvisate, in qualche caso anche imbarazzanti...cosi' come incerta e imbarazzante e' quasi sempre la recitazione di Francesco Nuti di cui apprezziamo solo il ritorno. Il suo eloquio e' incerto e le sue espressioni sembrano rimandare a personaggi alla Pascoski che pero' qui non c'entrano nulla. Il dramma politico,anche quello psico/politico/generazionale non sono nelle sue corde. La risata della fine del film lo dimostra. E del resto non e' neanche un De Niro che puo' permettersi certe gigionate...
C'e' molta, troppa carne al fuoco, che avrebbe messo in difficolta' anche un Petri nella gestione cosi' delicata di una storia che vive di continui rimandi passato-presente e che tenta di spiegare l'oggi con lo ieri e viceversa. Un'operazione certamente diffcile ma anche interessante e piena di spunti se non fosse frustrata dalla pochezza di contenuti e da una sceneggiatura nient'affatto robusta e lineare. Anche i colpi di scena non sono gestiti al meglio e comunque non riescono a riscattare l'incloncludenza che alla fine pervade il film. Chissa' se ad una seconda visione si possa recuperare qualcosa....
Tra gli attori se la cava invece Benvenuti mentre Bonetti e gli altri sono sprecati e al di sotto delle loro stesse performances televisive.
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