Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
Prologo (in bianco e nero): un ragazzo è inseguito da alcuni coetanei con passamontagna e spranghe di ferro. Quando lo raggiungono, sul tetto di un palazzo, gettano gli arnesi e gli allungano la mano, rivelando che si trattava di una innocente bravata, affinché il giovane non precipiti. Invece accade la tragedia... Presente (a colori): un suicidio nasconde dei sensi di colpa. Cosa è successo venticinque anni prima? Cinema giallo mascherato da film denuncia o viceversa? Fragrasso, che arriva dal cinema horror, ha talento (vedere per credere COPPIA OMICIDA e LE ULTIME 56 ORE, dove si sfiora il capolavoro) però, a volte, si perde in cadute di stile di taglio televisivo. L'amalgama di dramma, thriller e passaggi da commedia (soprattutto nella colonna sonora) lo rendono grottesco e interessante. Non tutti gli interpreti sono all'altezza ma un bravo lo dobbiamo a Francesco Nuti (nei panni di un commissario), che rivela doti drammatiche lontane dalle commedie al quale ci ha abituati (anche Benvenuti, però lui qualche parte drammatica l'ha avuta). Qualche sorpresa durante il film, finale compreso. Curiosi i nomi di battaglia di alcuni terroristi: personaggi di film cult. Un gradevole thriller che racconta un bruttissimo periodo della Storia Italiana.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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