Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Il film che chiude la trilogia neorealista rosselliniana vale soprattutto per lo stile innovativo, che influenzo' radicalmente il cinema moderno, a partire dagli anni 60. L'utilizzo della macchina da presa (mobile, ossessiva, spesso a ridosso dei protagonisti) ci restituisce il quadro disperato di una realta' angosciante: ne risulta un film quasi allucinato, per il semplice fatto che la realta' stessa che vi e' descritta e' allucinante. Originale anche il modo in cui Rossellini dilata i tempi, specialmente nel desolato e celebre finale
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