Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Eccezionale. A differenza di Roma città aperta, un film che non invecchia, che ancora, con la sua storia, le sue immagini, ricorda e insegna. Uno sguardo, quello di Rossellini, cinico e pessimista se pur non dimentica un po' di pietà, e di speranza come le poche e asciutte parole d'inizio film ci ricordano. Estremamente spietato nel tracciare la sua trama, nel descrivere i personaggi: bastano i gesti del professore per farcene inquadrare la persona, le idee e le intenzioni. bastano pochi salti del bambino, la pistola giocattolo e uno scivolo ricavati da ruderi per farci capire la vita spezzata, in bilico tra innocenza ed infanzia effettiva e senso di colpa, insostenibile maturità, dopo l'omicidio. La disperata ricerca di un appoggio, prima nel gioco, poi nell'amica. figura materna, poi in un Dio superiore cadono come quei palazzi son caduti sotto le bombe, e come loro, ruderi, lo sono l'umanità, il presente, il futuro.
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