Regia di Ramón Salazar vedi scheda film
**1/2 Divertente,esplicito e fantasioso,il musical sub-proletario di Salazar è un bello spaccato di vita ai margini che non nasconde nulla della condizione della prostituzione transessuale,ma riesce anche a raccontarne le quotidianità serene e a trasfigurarne i sogni.
La storia di un transessuale che sogna di diventare donna,eliminando i 20 cm di troppo,e che deve lottare contro la vita di tutti i giorni per potersi affermare,diventa(in modo mai gratuito)un'intensa commedia degli umili,che ,come in un racconto mediterraneo,traccia una bella galleria di personaggi teneri e difficili,raccontando un contesto orribili con n realismo che diventa mai tragedia programmatica,ma drammaticità concreta.Anche se a volte c'è qualche tocco almodovariano(o ozpetekiano)di troppo e l'idea dei sogni come musical non è nuovissima(carina invece la narcolessia).
Volando tra stili e generi,sempre azzeccatissima.
Manca mordente,a volte sembra un Pennac in minore,ma la crudezza dei dettagli sessuali riequilibra tutto.
Buffo e vero,bel personggio e bella prova.
Simpatico e tenero cameo.
Molto meglio rispetto a "Paso adelante".
Conferma lo straordinario livello del suo talento,sia come attrice a tutto tondo(con grande verve comica)sia come performer musicale di alto valore.
Salazar sa alternare i registri,tra macchina a mano nervosa e attaccata ai volti e fantasiosa stilizzazione in chiave musicale,sa guardare l'ambiente dei personaggi con occhio vivido e sa entrare nei sogni e nei sentimenti del personaggio; ma a volte sembra farsi prendere la mano dal desiderio di fare poesia e magia,quasi a voler confortare il pubblico. Semplicemente deliziosi i numeri musicali,specie quello anni 50 al mercato o il pop del matrimonio.
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