Regia di John Turturro vedi scheda film
Un vero spasso. Questo Musical New-Trash di ruspante fattura esce dai canoni dei recenti film musicali patinati e eleganti per gettarsi tra le strade della periferia di New York, quelle che della Grande Mela rappresentano la buccia, quella che si toglie e si butta nell’immondizia. C’è bisogno di amore, tanto, tanto che i personaggi abbruttiti dalla quotidianità, poco avvezzi alla poetica spontanea e propria ne mutuano una su misura dalle canzoni che ascoltano, comunicando con i versi di quelle canzoni se non addirittura cantando e ballando nel momento in cui il climax emotivo cresce. Un po’ come Moulin Rouge ma molto molto meno raffinato. John Turturro regista parla di gente semplice dai sentimenti semplici resi complicati da una vita, quella di tutti i giorni che non lascia scampo che abbruttisce emozioni, aspetto e linguaggio. E’ proprio il linguaggio la chiave di volta del film, sboccato e ironico, ma non privo di momenti di grande intensità, di tenerezza. Una sceneggiatura sicuramente bizzarra nel panorama cinematografico odierno. James Gandolfini è un operaio che monta i ponti in compagnia di uno stralunato Steve Buscemi che gli fa contemporaneamente da padre confessore e consigliere sul sesso, angelo e demone. James è padre di tre femmine con la passione della musica e marito di una posata Susan Sarandon che si ritrova a confrontarsi con la più giovane e sboccatissima Kate Winslet commessa in un negozio di biancheria hard, rossa e assatanata, volgare e carnale senza pudore ma anche senza rimorso e vergogna, angelo e demone insieme. Le due donne rappresentano la completezza, due facce della stessa medaglia, moglie e madre contro puttana angelo contro demone, anima contro carne. Purtroppo si deve scegliere, questo dice la società, questo dice la coscienza del buon padre di famiglia e in questo scontro di uomini contro donne a perderci è solo l’amore che può assumere tante sfaccettature ma che deve necessariamente essere oggetto di scelta. Momenti di grande musical con balletti e attori comprimari che entrano momentaneamente in scena a dare man forte sono abilmente mischiati ad altre situazioni più burlesche sorrette da una buona dose di humor dissacrante e sarcastico, condito da una serie di personaggi secondari assolutamente geniali e pittorescamente trash (il vicino di casa, l’amico complice della moglie tradita Christopher Walken , la madre del marito traditore che taccia tre generazioni di uomini come “puttanieri”) che regalano istanti assolutamente esilaranti. Il film verso la metà del secondo tempo vira decisamente verso la tragedia, verso un destino che si deve compiere come una spietata legge del contrappasso, inevitabile fin dall’inizio, lasciando tutti senza qualcosa, come una sigaretta che si spegne, quella sigaretta tenuta sempre in bocca dal protagonista del quale rimane solo il ricordo come di una sigaretta spenta rimare nell’aria l’odore del fumo. Ottima la regia di Turturro che si avvale di attori di prima grandezza per dare vita ad uno dei più vitali e freschi film degli ultimi tempi.
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