Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Un film che difficilmente è in grado di emozionare o appassionare, ma che tuttavia non si esime dall'incuriosire. Terry Gilliam ha tutto l'aspetto di essere una sorta di Gondry con incongruenti aspirazioni spielberghiane. Ed è proprio questa incongruenza stilistica che rende tutta la pellicola meno convincente. I bei trucchi, scenografie, costumi, oggetti di scena e mostriciattoli di cartapesta di un cinema in presa diretta (che personalmente apprezzo sempre tantissimo) si affiancano male ad eccessivi (ed approssimativi) effetti speciali che rovinano (invece di aiutare) l'accostamento agli intenti dichiaratamente fiabeschi del film. Si crea dunque una brutta dialettica (quindi una non-dialettica) che ha per unica sintesi una disillusione estraniante che inibisce inesorabilmente la sospensione dell'incredulità.
Solo nel secondo tempo infatti possiamo provare un aumento di curiosità circa gli esiti della storia, che a conti fatti è simpatica, interessante, originale, ma decisamente non emoziona. Colpa forse anche degli interpreti, volutamente troppo caricaturali (ivi compreso Ledger, che non è al suo meglio...).
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