Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Prima o poi il grande "peccatore" Abel Ferrara doveva arrivare ad un film in cui provare a dire la sua sul complicato, e sdrucciolevole, tema della religione. Lo fa nel 2005, con l'aiuto di attori come Juliette Binoche e Forest Whitaker. Il risultato è altalenante, ma sempre caldo, visionario e carnale, come è da sempre il suo Cinema. I temi trattati sono molteplici e forse troppi da gestire in circa ottanta minuti, ma il flusso di coscienza di Ferrara cattura e trasporta. Si può vedere il regista nello sguardo disperato di Whitaker o nel vagare della Binoche in Terra Santa. Un intermezzo spirituale nella sua cinematografia, molto più riuscito nel bellissimo, ancora inedito in Italia, "4:44". Ferrara è sempre necessario.
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