Regia di Philippe Garrel vedi scheda film
Les amants reguliers ha modelli alti, uno dei quali citato esplicitamente: Prima della rivoluzione di Bertolucci, menzionato da Lilie (personaggio d'origine italiana) mentre guarda ostentamente in macchina. Gli altri sono il cinema del primo Godard (di cui riproduce certi silenzi, fortunatamente evitandone certe verbosità), ma anche - mi sembra di poter dire - La Cina è vicina di Bellocchio e, per alcuni aspetti, diversi momenti del primo e del secondo Heimat di Reitz.
Questo di Garrel è un film serio e a suo modo rigoroso su un momento della storia europea che ancora oggi riproduce i suoi effetti, a partire dalla «notte che le pantere/ci mordevano il sedere», con momenti che rimandano, sebbene con tono assai meno scanzonato, anche al cinema sessantottino americano (il processo per renitenza alla leva), e tuttavia in parecchi momenti non si riesce a scrollarsi di dosso una sensazione di interminabilità, accentuata dalla durata francamente eccessiva dell'opera e forse anche da una voluta frammentarietà nella descrizione dell'ambiente e dell'epoca della contestazione.
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