Parigi, 1969: reduci dalla bruciante esperienza del "joli mai" dell'anno precedente, alcuni giovani si danno all'oppio. Fra due di loro, un ventenne e una coetanea, nasce un amore intenso e senza limiti...
Note
È chiaro, un film come _Les amants réguliers_ può infastidire per principio. il binomio "maggio francese"-"bianco e nero" rischia di respingere. Che ci sarà ancora da dire su un mito contemporaneo come quello del '68 parigino, già mummificato dalla retorica di chi c'era o di chi persevera nel credere che solo quegli anni furono formidabili? Il fastidio è comprensibile. A maggior ragione se a rievocare quei momenti è un cineasta maudit, legato ancora a un'immagine di artista puro, lontano dai compromessi del mercato, così romantico nella sua definizione da apparire "impossibile". Dove starà il trucco? In un'epoca che ha perso l'innocenza, insomma, _Les amants réguliers_ è un alieno, più che di un altro mondo di un altro tempo. E forse questo paradosso lo rende, oltre che imprescindibile, attualissimo.
Ancora una pagina "d'autore" sul maggio sessantotino a Parigi. Volutamente lento, volutamente fuori tempo, volutamente scarno, volutamente cinefilo. Ma, francamente, anche piuttosto noioso
'Les amants réguliers', diretto da Philippe Garrel, racconta le vite di alcune ragazzi dapprima impegnati politicamente tra le barricate sessantottine del Maggio Francese e poi invischiati in alcune storie d'amore tra di essi, al centro delle quali predomina la relazione tra François (Louis Garrel), un poeta renitente alla leva e Lilie (Clotilde Hesme), una scultrice di origine… leggi tutto
Les amants reguliers ha modelli alti, uno dei quali citato esplicitamente: Prima della rivoluzione di Bertolucci, menzionato da Lilie (personaggio d'origine italiana) mentre guarda ostentamente in macchina. Gli altri sono il cinema del primo Godard (di cui riproduce certi silenzi, fortunatamente evitandone certe verbosità), ma anche - mi sembra di poter dire - La Cina è vicina di Bellocchio e,… leggi tutto
Prima le barricate, le molotov, i fuochi della gioventù sessantottina contro poliziotti a Parigi e ricostruzione pauperistica, altro che Bertolucci.
Poi, seconda parte, arriva al massimo il nitore della fotografia, primi piani di un bianco e nero davvero lancinante tanto suggerisce dell' animo di giovani uomini e donne nel primo inferno privatistico che segue il rito del dissenso. Sono tutti… leggi tutto
Addio miei film capolavori del cinema in formato DVD!
Che amarezza ripete spesso un personaggio di una serie tv di qualche annetto fa…
Purtroppo tutto invecchia, ed anche in fretta lo so, ma ci rimango…
'Les amants réguliers', diretto da Philippe Garrel, racconta le vite di alcune ragazzi dapprima impegnati politicamente tra le barricate sessantottine del Maggio Francese e poi invischiati in alcune storie d'amore tra di essi, al centro delle quali predomina la relazione tra François (Louis Garrel), un poeta renitente alla leva e Lilie (Clotilde Hesme), una scultrice di origine…
Grida il passato, perché “era prima di me”. Gocce di sangue, e un servo più grande del suo padrone. Saremo davvero liberi quando la mente contemplerà la Vita e non si lascerà annullare.
La disperazione delle Tenebre è non poter vedere, non voler riconoscere la fine. Vedere è scoprire l’assenza, le distanze vuote. Vedere finalmente attraverso le tenebre, guardare dentro, e scoprire il buio della…
Les amants reguliers ha modelli alti, uno dei quali citato esplicitamente: Prima della rivoluzione di Bertolucci, menzionato da Lilie (personaggio d'origine italiana) mentre guarda ostentamente in macchina. Gli altri sono il cinema del primo Godard (di cui riproduce certi silenzi, fortunatamente evitandone certe verbosità), ma anche - mi sembra di poter dire - La Cina è vicina di Bellocchio e,…
LES AMANTS RÉGULIERS
Finalmente un bel film sul ’68. E diciamo bello prima di buono, perché il regista Philippe Garrel ha realizzato un’opera in cui esamina il ’68 da ogni angolatura, ma all’interno di una struttura unitaria. L’analisi sociologica si staglia solo implicita sullo sfondo per far posto ad una ricerca estetica talmente accurata da scomparire e da far sembrare il…
Sarà stata l’ “immagine” del film di Garrel ,“Les amants réguliers”, lui e lei , le loro mani, un’istantanea…e la notte stessa ho Sognato l’Amore, ho Sentito l’Amore. Ero Innamorata, mano nella mano…
Ricorda molto da vicino lo splendido "The Dreamers"??!! Infatti tra amori e rivoluzioni studentesche Francesi,la storia e' sul filo del clone ma cmq pur ricalcando gli schemi del predecessore,non arriva ai suoi livelli ma seppur ENCICLOPEDICO (in fatto di lunghezza,mi sono perso gli ultimi 5'),si puo' tranquillamente dire che e' godibile come visione.voto.6.5.
Anche questa settimana Labranca e' riuscito ad essere il solito ignorante , arrogante convinto di essere un intellettuale - categoria che tanto detesta nei suoi scritti ma della quale vorrebbe tanto far parte...-…
Brindiamo al '68 stappando una bella bottiglia molotov:un film fluviale quello di Garrel dalla durata monstre,in un abbacinante bianco e nero e con una fotografia da urlo.Riguardo a questo film condivido quanto detto dall'utente settecento nella sua recensione(si trova nel box commenti della recensione di Gervasini //www.filmtv.it/recensione.php/film/2517/les-amants-ra-guliers/)che è stato…
Oggetto o soggetto di riflessione cinematografica, il tempo è protagonista di alcune tra le migliori pellicole recenti. Se è "scrittura del movimento", il cinema è anche, indiscutibilmente, "scrittura del tempo".
Un cinema estremo, per alcuni versi documentaristico/realistico ma allo stesso tempo immerso nell'infrazione assoluta della speranza , nello spegnersi d'ogni sogno , nell'affermazione della inutilità dell'amore come soluzione , nell'impossibilità di qualsiasi cambiamento o rivoluzione. François è un poeta o forse crede solo di esserlo. Certamente è una creatura impossibilitata a vivere…
CINEMA nostalgicamente retrò quello di Philippe Garrel, che pur in un eccesso di sottrazione sembra evocare a tratti l’ombra di un grande Bresson, riveduto e corretto, conservandone in parte il rigore…
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Commenti (3) vedi tutti
Voto 8+ Neoeustachiano
commento di luca826Le prime battute del tema: Gymnopedie n.1 di Eric Satie. E ho detto tutto. Film meraviglioso.
commento di Utente rimosso (ohmeye)Ancora una pagina "d'autore" sul maggio sessantotino a Parigi. Volutamente lento, volutamente fuori tempo, volutamente scarno, volutamente cinefilo. Ma, francamente, anche piuttosto noioso
commento di silent bob