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Good Night, and Good Luck.

Regia di George Clooney vedi scheda film

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La recensione su Good Night, and Good Luck.

di munnyedwards
8 stelle

 

Seconda prova da regista per una delle star più popolari e amate del cinema americano, Good Night and Good Luck è un piccolo film che conferma il talento e per certi versi il coraggio di un sempre più sorprendente George Clooney.

L’ex Dott. Ross della mitica serie E.R. aveva già dimostrato di non essere uno sprovveduto nel precedente Confessioni di una mente pericolosa ma è con questo film, premiato a Venezia nel 2005 (miglior sceneggiatura e miglior attore a David Strathairn), che riceve la definitiva consacrazione.

Girato in un elegante bianco e nero e costato solo 7 milioni di dollari (bazzecole per una grossa major ma quanta fatica per raggiungere il budget) il film si concentra principalmente sulla figura del celebre giornalista della CBS Ed Murrow e sull’aspra lotta che costui intraprese contro il senatore McCarthy nell’America della caccia alle streghe.

È incredibile notare come una vicenda in teoria anacronistica come quella che si racconta in questo film possa invece fornire molti spunti di riflessione su temi sempre attuali come il giornalismo, la libertà di opinione e l’utilizzo spesso discutibile di un media dall’ illimitata potenza come la televisione.

 

George Clooney

Good Night, and Good Luck. (2005): George Clooney

 

La storia è ambientata nella metà degli anni ’50 ma Clooney è molto bravo nel mostrare come certi meccanismi di controllo da parte dei grandi network televisivi fossero già ben presenti e difficili da contrastare, il risultato di quella che allora era ancora una TV che cercava di smuovere le coscienze delle persone (grazie a uomini come Murrow), è oggi sotto gli occhi di tutti.

Io mi domando se abbiano ancora un senso parole come giornalista o informazione o se invece non si sia tutto trasformato in un grosso baraccone da circo dove le vere notizie vengono taciute per non urtare la sensibilità di spettatori che non si fanno più domande, vittime di uno stato catatonico al quale sembra impossibile ribellarsi.

Clooney sceglie uno stile molto teatrale (tutte le sequenze sono girate in interni) dai ritmi lenti e riflessivi ma mai noiosi, il suo è un film dove il peso della sceneggiatura (firmata dallo stesso regista e da Grant Heslow) è dominante su tutto il resto, dove inevitabilmente l’attenzione si concentra sui personaggi e sulle scelte di libertà che intraprendono durante uno dei periodi più oscuri della storia americana.

 

David Strathairn

Good Night, and Good Luck. (2005): David Strathairn

 

David Strathairn, George Clooney

Good Night, and Good Luck. (2005): David Strathairn, George Clooney

 

Quelli del Maccartismo furono anni veramente pesanti e molte persone pagarono ingiustamente per “reati” che non avevano mai commesso, anche Hollywood fu colpita dalla follia di McCarthy e molti, tra attori e sceneggiatori, persero il lavoro perché accusati di essere comunisti, il caso forse più eclatante fu quello di Elia Kazan, regista di capolavori indiscussi come Fronte del porto e Un tram che si chiama desiderio che accettò di collaborare con la commissione guidata da McCarthy denunciando alcuni colleghi.

Nel 1999 alla consegna del suo terzo Oscar (alla carriera) molti tra i presenti alla cerimonia lo contestarono apertamente, mi ricordo Nick Nolte ed Ed Harris particolarmente ostili che non si alzarono neanche in piedi.

Good Night and Good Luck è un bel film dall’impronta classica e dalle tematiche importanti il cui unico difetto (piccolo) è quello di dare per scontato che il pubblico conosca già il contesto storico in cui si sviluppa la storia, mentre invece magari non è così, niente di grave ma una maggiore attenzione da questo punto di vista sarebbe stata gradita.

Sei nomination agli Oscar tra cui miglior film, miglior sceneggiatura e miglior attore ma nessuna statuetta, si preferì premiare Clooney come miglior attore in Syriana piuttosto che legittimare le sue indubbie qualità di regista.

Voto: 8

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